REPORT DEL CONGRESSO ADIPSO 2018
Report del X CONGRESSO INTERNAZIONALE sulla Psoriasi - Roma 2018
Riportiamo le parti più significative del convegno augurandoci di fare cosa gradita a tutti gli associati e lettori.
Ha aperto i lavori la Senatrice Maria Pia Garavaglia, sempre in primo piano sui temi sanitari e bioetica, la quale ha messo in evidenza l’impegno costante che l’associazione mette a supporto del paziente in un momento di particolare difficoltà del Servizio sanitario e non è di poco conto.
Quindi ha preso la parola Mara Maccarone, presidente onoraria del Congresso, sottolineando il grande lavoro profuso dall’ADIPSO in questi 20 anni dedicati a eventi che vedono in prima linea una collaborazione sinergica tra il medico e il paziente e ringrazia in questa occasione i centri di dermatologia che hanno dato il loro contributo al successo del convegno internazionale.
Il D.G. del PTV, d.ssa Frittelli, ha elogiato il responsabile della dermatologia di TorVergata per la collaborazione ricevuta e cercherà di offrire in futuro, attraverso l’evoluzione delle terapie di cura, più qualità nell’assistenza sanitaria dei pazienti affetti da patologie croniche a forte impatto sociale.
Ha aperto la sessione scientifica internazionale come Guest of honour la prof.ssa Alice Gottlieb, che ha presentato le molecole future per la cura della psoriasi con riferimento alle molecole anti Il-17 e anti IL-23 considerate come nuovi bersagli per un approccio terapeutico specifico riguardante la psoriasi e l’artrite psoriasica.
A seguire la relazione del dott. J.F.Merola, Guest of honour, presentando uno studio sulle Misure di ‘Outcome’ riferite al paziente e dal paziente per valutare in modo globale la gravità della PsA spiegata principalmente non solo dagli aspetti clinici ma anche da quelli psicologici.
Molto interessante la relazione proposta dal prof.Prinz, direttore scientifico della dermatologia dell’Università di Monaco, sui fattori ambientali che scatenano i meccanismi autoimmuni della psoriasi.
Altrettanto interessante è stata la presentazione della dott.ssa Arakawa sulla Psoriasi Pustolosa Generalizzata, una tra le forme più severe e invalidanti della psoriasi. Ha presentato nuovi studi e nuove strategie per controllare questo tipo di patologia.
Nella seconda sessione si è parlato di Genomica ed Epigenomica della psoriasi e artrite psoriasica. Gli studi condotti su Ps e PsA hanno evidenziato analogie e differenze tra le due malattie. A tal proposito, uno dei meccanismi molecolari che le differenzia è il coinvolgimento del metabolismo osseo nell’ezio patogenesi della PsA.
L’attività di ricerca, all’interno dell’istituto di genetica PTV, si è focalizzata sullo studio di geni legati al metabolismo osseo.
I dati ottenuti hanno permesso di identificare nuovi geni di suscettibilità specifici che supportano l’ipotesi di un coinvolgimento nei meccanismi eziopatogenetici per la PsA e indipendenti dalla Ps.
La psoriasi oltre alla pelle è un tema che ricorre spesso nei convegni, infatti è ormai noto che alla psoriasi è correlata un serie di comorbidità, tra cui l’aumento del rischio della sindrome metabolica, dell’ictus e diabete. La presenza di queste problematiche e la gestione a volte complicata della terapia sistemica impongono un coinvolgimento di specialisti di altre discipline nella gestione terapeutica del paziente con psoriasi.
Nella III sessione interessante è stata la presentazione del tema sull’impatto della malattia sulla produttività dei soggetti affetti, in particolare si è studiato l’impatto del lavoro notturno sulle manifestazioni cutanee il cui relativo squilibrio dei cicli sonno-veglia potrebbe aggravare il decorso della malattia.
Nell’ambito di questa sessione è stata presentata la relazione della psoriasi in età pediatrica. La Dott.ssa Belloni ha mostrato le diverse forme cliniche tipiche di questa fascia di età, le diagnosi differenziali e gli eventuali approcci terapeutici.
Nella sessione IV si è dato spazio alla Balneo-fototerapia basata sul concetto di una azione sinergica tra la radiazione UVB a banda stretta e il trattamento/immersione in acque dotate di particolari proprietà, solitamente da sorgenti termali o da semplici soluzioni saline.
Nella presente sessione è stata presentata la relazione sulle difficoltà relazionali tra la psoriasi e il rapporto Medico-Paziente. L’impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti inficia la sfera lavorativa, sociale e psicologica. Per tanto nel percorso di cura grande attenzione deve essere posta non solo al miglioramento della pelle, ma anche alla qualità di vita del soggetto, alla sua sfera emotiva, sociale e lavorativa, richiedendo spesso un approccio olistico e multidisciplinare.
Nella sessione V è stata presentata la relazione sulle cellule staminali nella psoriasi con l’obiettivo di valutare l’espressione e produzione di differenti mediatori Th1-Th17 nelle cellule staminali del soggetto psoriasico prima e dopo somministrazione di terapia biologica con inibitori del TNF-alpha. E a seguire la relazione della dott.ssa Campione sulle ‘considerazioni terapeutiche’ in una famiglia affetta da una forma grave di psoriasi eritrodermica nella quale gli affetti sono portatori della mutazione del gene CARD14.
Ampio spazio è stato dato alla VI sessione, dedicata ai Teaching case ovvero ai casi clinici presentati da giovani specializzandi in rappresentanza di alcuni centri di dermatologia del nord, del centro e del sud Italia. A tutti quanti loro va il nostro apprezzamento per la qualità delle relazioni mostrate.
Nella sessione VII si è trattato il tema della ‘malattia psoriasica’, in cui viene superata la visione monospecialista del dermatologo e del reumatologo che vedevano la Ps e PsA due malattie distinte; al contrario sono manifestazioni diverse di un'unica malattia che viene definita Malattia psoriasica.
A seguire è stato esposta a seguire la relazione sui benefici delle acque termali come coadiuvanti le terapie della psoriasi. L’utilizzo della Balneoterapia con opportune acque è una terapia tradizionale da tempo consolidata.
Le acque idonee come coadiuvanti terapeutici sono quelle a composizione prevalentemente sulfurea o magnesiaca. Queste agiscono con meccanismi diversi nel concorrere al beneficio delle lesioni della pelle e quindi del paziente psoriasico.
L’ultima relazione della sessione ha posto in evidenza l’importanza dell’ascolto nella relazione di cura con la persona affetta da psoriasi presentata dalla Dott.ssa Demma.
La presa in carico del paziente, ha sottointeso la psicologa, non può prescindere da uno sguardo che vada oltre la superficie epidermica includendo anche la sofferenza emotiva legata alla patologia.
La pratica dell’ascolto diviene quindi centrale nella costruzione di una solida relazione medico-paziente, una relazione che non contempla solo il sintomo ma soprattutto la persona.
Ciascun paziente infatti è portatore di uno specifico vissuto di malattia e comprendere tale vissuto attraverso l’ascolto è un’operazione complessa, spesso sottovalutata, che necessita da parte del clinico la conoscenza di elementi di teoria e tecnica che lo aiutino a capire “cosa e come ascoltare”.
Il Congresso Internazionale si è concluso come al solito con la tradizionale interazione tra i medici specialisti e i pazienti, i quali dalla platea hanno avuto modo di formulare ogni tipo di domande sulle ultime cure terapeutiche, sugli eventi avversi che possono dare, sulla relazione tra psoriasi e alimentazione, sulla ricerca genetica, grande speranza di noi malati, e sui casi clinici più complessi e sulle esperienze. A tali domande sono seguite in maniera del tutto esaustive le risposte dei medici a cui vanno i nostri ringraziamenti per la loro disponibilità e sensibilità mostrata nei confronti dei malati di psoriasi presenti in sala.
Non è mancato il premio di 500 euro con cui l’ADIPSO, attraverso la commissione di valutazione, ha devoluto agli autori del Poster ritenuto di maggior valore scientifico.
L’associazione tiene a sottolineare lo sforzo impiegato per organizzare questo evento a testimonianza di come l’Associazione sia sempre attenta a informare in modo completo tutte le persone affette da queste gravi malattie croniche e tenere alta l’attenzione verso le istituzioni politiche e sanitarie non sempre sensibili verso la psoriasi e l’artrite psoriasica, patologie spesso sottovalutate.
Infine l’ADIPSO vuole esprimere un ringraziamento particolare a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione e al successo di questa manifestazione così preziosa.
Quindi ha preso la parola Mara Maccarone, presidente onoraria del Congresso, sottolineando il grande lavoro profuso dall’ADIPSO in questi 20 anni dedicati a eventi che vedono in prima linea una collaborazione sinergica tra il medico e il paziente e ringrazia in questa occasione i centri di dermatologia che hanno dato il loro contributo al successo del convegno internazionale.
Il D.G. del PTV, d.ssa Frittelli, ha elogiato il responsabile della dermatologia di TorVergata per la collaborazione ricevuta e cercherà di offrire in futuro, attraverso l’evoluzione delle terapie di cura, più qualità nell’assistenza sanitaria dei pazienti affetti da patologie croniche a forte impatto sociale.
Ha aperto la sessione scientifica internazionale come Guest of honour la prof.ssa Alice Gottlieb, che ha presentato le molecole future per la cura della psoriasi con riferimento alle molecole anti Il-17 e anti IL-23 considerate come nuovi bersagli per un approccio terapeutico specifico riguardante la psoriasi e l’artrite psoriasica.
A seguire la relazione del dott. J.F.Merola, Guest of honour, presentando uno studio sulle Misure di ‘Outcome’ riferite al paziente e dal paziente per valutare in modo globale la gravità della PsA spiegata principalmente non solo dagli aspetti clinici ma anche da quelli psicologici.
Molto interessante la relazione proposta dal prof.Prinz, direttore scientifico della dermatologia dell’Università di Monaco, sui fattori ambientali che scatenano i meccanismi autoimmuni della psoriasi.
Altrettanto interessante è stata la presentazione della dott.ssa Arakawa sulla Psoriasi Pustolosa Generalizzata, una tra le forme più severe e invalidanti della psoriasi. Ha presentato nuovi studi e nuove strategie per controllare questo tipo di patologia.
Nella seconda sessione si è parlato di Genomica ed Epigenomica della psoriasi e artrite psoriasica. Gli studi condotti su Ps e PsA hanno evidenziato analogie e differenze tra le due malattie. A tal proposito, uno dei meccanismi molecolari che le differenzia è il coinvolgimento del metabolismo osseo nell’ezio patogenesi della PsA.
L’attività di ricerca, all’interno dell’istituto di genetica PTV, si è focalizzata sullo studio di geni legati al metabolismo osseo.
I dati ottenuti hanno permesso di identificare nuovi geni di suscettibilità specifici che supportano l’ipotesi di un coinvolgimento nei meccanismi eziopatogenetici per la PsA e indipendenti dalla Ps.
La psoriasi oltre alla pelle è un tema che ricorre spesso nei convegni, infatti è ormai noto che alla psoriasi è correlata un serie di comorbidità, tra cui l’aumento del rischio della sindrome metabolica, dell’ictus e diabete. La presenza di queste problematiche e la gestione a volte complicata della terapia sistemica impongono un coinvolgimento di specialisti di altre discipline nella gestione terapeutica del paziente con psoriasi.
Nella III sessione interessante è stata la presentazione del tema sull’impatto della malattia sulla produttività dei soggetti affetti, in particolare si è studiato l’impatto del lavoro notturno sulle manifestazioni cutanee il cui relativo squilibrio dei cicli sonno-veglia potrebbe aggravare il decorso della malattia.
Nell’ambito di questa sessione è stata presentata la relazione della psoriasi in età pediatrica. La Dott.ssa Belloni ha mostrato le diverse forme cliniche tipiche di questa fascia di età, le diagnosi differenziali e gli eventuali approcci terapeutici.
Nella sessione IV si è dato spazio alla Balneo-fototerapia basata sul concetto di una azione sinergica tra la radiazione UVB a banda stretta e il trattamento/immersione in acque dotate di particolari proprietà, solitamente da sorgenti termali o da semplici soluzioni saline.
Nella presente sessione è stata presentata la relazione sulle difficoltà relazionali tra la psoriasi e il rapporto Medico-Paziente. L’impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti inficia la sfera lavorativa, sociale e psicologica. Per tanto nel percorso di cura grande attenzione deve essere posta non solo al miglioramento della pelle, ma anche alla qualità di vita del soggetto, alla sua sfera emotiva, sociale e lavorativa, richiedendo spesso un approccio olistico e multidisciplinare.
Nella sessione V è stata presentata la relazione sulle cellule staminali nella psoriasi con l’obiettivo di valutare l’espressione e produzione di differenti mediatori Th1-Th17 nelle cellule staminali del soggetto psoriasico prima e dopo somministrazione di terapia biologica con inibitori del TNF-alpha. E a seguire la relazione della dott.ssa Campione sulle ‘considerazioni terapeutiche’ in una famiglia affetta da una forma grave di psoriasi eritrodermica nella quale gli affetti sono portatori della mutazione del gene CARD14.
Ampio spazio è stato dato alla VI sessione, dedicata ai Teaching case ovvero ai casi clinici presentati da giovani specializzandi in rappresentanza di alcuni centri di dermatologia del nord, del centro e del sud Italia. A tutti quanti loro va il nostro apprezzamento per la qualità delle relazioni mostrate.
Nella sessione VII si è trattato il tema della ‘malattia psoriasica’, in cui viene superata la visione monospecialista del dermatologo e del reumatologo che vedevano la Ps e PsA due malattie distinte; al contrario sono manifestazioni diverse di un'unica malattia che viene definita Malattia psoriasica.
A seguire è stato esposta a seguire la relazione sui benefici delle acque termali come coadiuvanti le terapie della psoriasi. L’utilizzo della Balneoterapia con opportune acque è una terapia tradizionale da tempo consolidata.
Le acque idonee come coadiuvanti terapeutici sono quelle a composizione prevalentemente sulfurea o magnesiaca. Queste agiscono con meccanismi diversi nel concorrere al beneficio delle lesioni della pelle e quindi del paziente psoriasico.
L’ultima relazione della sessione ha posto in evidenza l’importanza dell’ascolto nella relazione di cura con la persona affetta da psoriasi presentata dalla Dott.ssa Demma.
La presa in carico del paziente, ha sottointeso la psicologa, non può prescindere da uno sguardo che vada oltre la superficie epidermica includendo anche la sofferenza emotiva legata alla patologia.
La pratica dell’ascolto diviene quindi centrale nella costruzione di una solida relazione medico-paziente, una relazione che non contempla solo il sintomo ma soprattutto la persona.
Ciascun paziente infatti è portatore di uno specifico vissuto di malattia e comprendere tale vissuto attraverso l’ascolto è un’operazione complessa, spesso sottovalutata, che necessita da parte del clinico la conoscenza di elementi di teoria e tecnica che lo aiutino a capire “cosa e come ascoltare”.
Il Congresso Internazionale si è concluso come al solito con la tradizionale interazione tra i medici specialisti e i pazienti, i quali dalla platea hanno avuto modo di formulare ogni tipo di domande sulle ultime cure terapeutiche, sugli eventi avversi che possono dare, sulla relazione tra psoriasi e alimentazione, sulla ricerca genetica, grande speranza di noi malati, e sui casi clinici più complessi e sulle esperienze. A tali domande sono seguite in maniera del tutto esaustive le risposte dei medici a cui vanno i nostri ringraziamenti per la loro disponibilità e sensibilità mostrata nei confronti dei malati di psoriasi presenti in sala.
Non è mancato il premio di 500 euro con cui l’ADIPSO, attraverso la commissione di valutazione, ha devoluto agli autori del Poster ritenuto di maggior valore scientifico.
L’associazione tiene a sottolineare lo sforzo impiegato per organizzare questo evento a testimonianza di come l’Associazione sia sempre attenta a informare in modo completo tutte le persone affette da queste gravi malattie croniche e tenere alta l’attenzione verso le istituzioni politiche e sanitarie non sempre sensibili verso la psoriasi e l’artrite psoriasica, patologie spesso sottovalutate.
Infine l’ADIPSO vuole esprimere un ringraziamento particolare a tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione e al successo di questa manifestazione così preziosa.